Friday, 20 January 2017

Il Violino Virtuoso, ma il piano non scherza...

Il duo Buccarella ha rapito i fortunati convenuti al teatro Mercadante di Altamura con una performance sublime.


Che meraviglia ascoltare la grande musica dal vivo.
La magia dell'attesa. La platea, il palco e la galleria illuminati a giorno.

Il pubblico conviene alla spicciolata. Chi si sofferma a salutare un amico, chi a conversare amabilmente con l'amica. 

Il primo squillo, poi il secondo, ed infine il terzo scampanellìo. Ci siamo quasi.

 
Solo una manciata di minuti perchè abbia inizio questo rito di socialità, tra i più suggestivi ed arcaici.



Chi ha visto il teatro di Taormina sa quale ruolo dovesse avere il teatro duemilasettecento anni fa, con il palcoscenico incastonato in prospettiva tra l'Etna ed il mare.



Giulia Buccarella al violino, Francesco Buccarella al piano hanno deliziato i timpani di un pubblico che non ha esitato a spellarsi le mani al termine di ciascuno dei pezzi in programma.

Io personalmente ho molto apprezzato Tzigane di M. Ravel e Czardas di B. Monti.

Seduto in Galleria, sono raggiunto da altri due spettatori che celermente prendono posto.

Nelle pause ne approfittiamo per parlare un po'.

"Io vengo dalla Transilvania" mi dice la signora "Lì da noi i nomadi hanno avuto un ruolo chiave nella musica".

 

Convengo con lei e penso al Sud della Spagna, dove immagino dobbiamo ai gitani il flamenco. 




Oppure alla danza delle spade di Torrepaduli, in Salento, anche questo un rituale degli zingari durante la notte di San Rocco.


E allora, che musica sia.




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