Monday 12 December 2016

Campagna Amica in Altamura

La settimana scorsa ho conosciuto Giovanni Ragone della Coldiretti in Altamura.







Ero andato in sede per informarmi sugli strumenti disponibili per chi, come me, ama la terra e vorrebbe vivere dei suoi frutti.

"Sai Giovanni" gli dico "seguo con estrema attenzione le campagne Coldiretti di azione diretta contro le importazioni di cibi esteri di dubbia qualità a discapito delle produzione italiane. Pertanto tienimi aggiornato su eventuali eventi da voi promossi".

Giovanni mi risponde: "Se vuoi puoi venire a trovarci domenica 11 dicembre, festa del ringraziamento, in occasione della quale si terrà un sit-in di Campagna Amica, con stands di produttori locali".

Quale occasione migliore per conoscere da vicino questa realtà, e documentarne le dinamiche, le storie, le passioni?






Mi imbatto in Giovanni Petruzzi e Giovanni Pugliesi dell'azienda agricola "La Buona terra" di Turi.






"Noi produciamo solo frutta ed ortaggi di stagione" esordiscono gli affiatati contadini di Turi,  cittadina famosa per le ciliegie e per aver dato i natali al tarantolato allenatore di calcio Oronzo Pugliese.

"Il futuro appartiene all'agricoltura. La gente dovrà mangiare. Se la campagna gira, gira tutta l'economia" affermano con fede. 

Domenico Ginefra ha una azienda agricola a Santo Spirito, ed un negozio dove rivende i suoi prodotti a Giovinazzo: "I cavolfiori, come tutte le crocifere sono dei fantastici antitumorali. Più son colorati (verdi, violacei), più contengono vitamine".



Si respira una bella aria qui. Una aria gioviale. 

Chiedo ad un signore che mi osserva silente: "anche lei fa parte della Coldiretti?" 
"Si" mi risponde. 
"Cosa produce?" Gli domando. 
E Lui: "ho prodotto mia figlia che lavora per Coldiretti". 

Davanti alla chiesa di San Domenico attendono pazienti gli associati Coldiretti. A breve comincia la messa del ringraziamento.

"La Coldiretti ha sempre nutrito un sentimento di profonda religiosità" puntualizza Marino Pilati, direttore provinciale Coldiretti.




Francesco Rella, agricoltore di Grumo e delegato Coldiretti Giovani Impresa spiega come i giovani si stiano sempre più orientando su produzioni biologiche.


Tra i vari stands c'è l'azienda agricola Tafuni, specializzata nella produzione di legumi, olio extravergine, mandorle e grano. 

Ho assaggiato la loro pasta fatta di semola di grano duro e posso testimoniarne l'eccezionale qualità. 

Vito Tafuni, amministratore della medesima azienda, mi spiega: "il nostro grano non contiene glisofati ne' microtossine. Il nostro clima asciuga il grano, a differenza di paesi come il Canada (da cui importiamo grandi quantità) che trebbiano con climi
ben più rigidi e son costretti ad usare quello che noi chiamiamo 'u siccatutt".


L'intolleranza al glutine (celiachia) sta diventando una malattia di massa qui in Italia.

Qualche nesso con la violenza che facciamo al cibo che mangiamo ci sarà pure.

Roberto Anzivino, apicoltore di Orsara di Puglia (Monti Dauni) centra il nocciolo della questione: "Noi consumatori abbiamo delle forti responsabilità. Siam disposti a spendere 200 euri per un paio di scarpe, ma non più di un pugno di euri per 1 kg. di miele del supermercato che in realtà di miele italiano ha ben poco."



Sarebbe il caso che cominciassimo a chiederci che cosa vuol dire dieta mediterranea, perché l'abbiamo abbandonata ed in nome di cosa.

Il cibo può essere la medicina od il veleno del nostro corpo. 

Sta a te scegliere!
















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